Concept di progetto intermedio


La stesura del progetto per la rivoluzione della linea 2


Look Beyond Hedge

Come tratti sono stati scelti l’F e il G, da piazzale Manila fino all’edificio del Coni (via Rabirio), in quanto sono i due tratti che si trovano davanti le aree scelte dai tre membri del gruppo nell’esame di laboratorio cosi da permettere una continuazione e un connubio tra i due esami/progetti. Questi due tratti sono inseriti nel contesto sportivo del quartiere, tra lo stadio Flaminio e il palazzetto dello sport di Nervi, e si andrebbe in primo luogo a proporre un prolungamento della linea del tram 3 dal suo attuale capolinea di Valle Giulia fino ad arrivare al piazzale Apollodoro per poi gestire un nuovo capolinea tra il palazzetto e lo stadio, sotto corso Francia a servizio della zona, con una notevole maggiorazione del possibile flusso di passeggeri grazie proprio alla presenza di importanti poli sportivi (elencati prima) e artistico-culturali quali l’auditorium e il vicinissimo museo Maxxi. Ovviamente il lavoro di implementazione dell’infrastruttura dei binari sarebbe minimo poiché l’interscambio tra viale Tiziano e viale delle belle arti è già presente e si tratterebbe di un semplice prolungamento di pochi metri in piazzale Apollodoro, dove anche in questo caso, in vista del progetto futuro dell’area si andrebbe a proporre un capolinea completamente interrato per non influenzare la continuità che si vorrà creare tra le due infrastrutture sportive.

L’abbassamento dei binari sarebbe possibile già dalla piazza del mercato dello stadio Flaminio, per poi continuare per tutta il proseguimento della linea fino a piazza Mancini. La stessa cosa sarebbe auspicabile nel tratto di binari che serve la direzione opposta verso piazzale Flaminio dal capolinea Mancini fino, anche in questo caso a piazza Manila. E’ da questa idea che parte la progettazione dell’istallazione he il gruppo ha pensato di creare per sensibilizzare i cittadini, i passeggeri del tram e i visitatori del quartiere ad una problematica quasi impercettibile ma presente e degradante.

Questa problematica riguarda le ringhiere che costeggiano i binari sia nella direzione piazza Mancini e sia nella strada parallela in direzione piazzale Flaminio. Già la presenza dei binari è un grosso ostacolo alla circolazione dei flussi ciclopedonali estovest (perpendicolari alla linea del tram), ma la presenza di queste ringhiere/barriere, pur se architettoniche e artistiche, limita al massimo l’attraversamento dei binari paralizzando il quartiere. La problematica appena descritta, secondo il pensiero del gruppo, deve prima essere compresa dalla comunità che vive il quartiere giornalmente, in quanto non essendo limitata la vista del lato opposto della strada potrebbe non essere avvertita. E’ proprio in questo contesto che si va ad inserire l’istallazione artistica proposta: una barriera opaca inserita ai lati dei binari (sulle ringhiere) che evochi in ognuno la consapevolezza si non poter arrivare all’altro lato della strada, questa volta non solo fisicamente ma anche visivamente.

Una volta fatta questa installazione (che sarà progettata ed avrà un pregio architettonico)artistico proprio come le ringhiere, si andrà a proporre il progetto dell’interramento parziale del tram da piazzale Manila fino al capolinea di piazza Mancini, con una conseguente possibilità di attraversamenti ciclopedonali notevolmente migliorata grazie a dei camminamenti frequenti che attraversino i binari con una facilità estrema rispetto all’altezza che dovrebbero raggiungere se il tram fosse completamente sopra il livello attuale del terreno. Per evitare un eccessiva rimodulazione delle arterie stradali presenti, e facilitare l’arrivo del tram della linea 3 con il capolinea completamente sotterraneo tra il palazzetto e lo stadio, il tratto tra l’incrocio di via Guido Reni e il palazzo del Coni (via Rabirio) andrebbe completamente interrato. Questo discorso sarebbe parallelamente attuabile e attuale nel senso di marcia opposto nella strada parallela verso Piazzale Flaminio.